Comprare casa sul Lago di Garda continua a essere un sogno costoso, ma anche un investimento che può rendere bene. I prezzi degli immobili, infatti, non smettono di salire. Secondo gli ultimi dati del Gruppo Tecnocasa, nella seconda metà del 2024 il valore delle abitazioni sulla sponda bresciana è aumentato in media del 2,8%.
Guardando i numeri, la situazione è chiara: Sirmione guida la classifica delle località più care. Nelle zone di Colombare e Lugana si spendono circa 4.000 euro al metro quadro, mentre nella penisola si arriva anche a 10.000 euro. A Desenzano i prezzi oscillano intorno ai 3.600-3.800 euro, mentre tra Manerba, Moniga e Salò servono 5.000-6.000 euro per immobili nuovi. Più accessibili, ma comunque in crescita, le aree di Gargnano e Toscolano, dove i valori vanno da 2.000 a 4.000 euro al metro. Un tempo queste cifre rappresentavano i prezzi di Sirmione: oggi, invece, sono la base di partenza per le case usate. A complicare la situazione c’è anche la scarsità di immobili disponibili. Il Piano di zona dell’Ambito 11 Garda, aggiornato a marzo 2025, ha rilevato che su 101.173 abitazioni presenti in 22 comuni, oltre 43.000 risultano vuote o usate solo saltuariamente.
Le percentuali più alte si registrano a Manerba (61%), Sirmione (55%) e Moniga (52%).
Nonostante ciò, la domanda resta alta.
Cambia però la provenienza degli acquirenti: la clientela tedesca, storicamente la più presente, è in calo (–80% rispetto a due anni fa). Al suo posto arrivano compratori da Stati Uniti, Polonia e Belgio. Anche il turismo risente dei prezzi in crescita. Gli operatori registrano una flessione del 25-30% delle presenze nei giorni feriali, compensata però dal pienone nei weekend.
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