NASCE LA “CASA REVERSIBILE”: GLI SPAZI CAMBIANO IN BASE ALLE ESIGENZE

A Verona è stato presentato Tecnomodulo, un nuovo tipo di edificio capace di cambiare nel tempo e adattarsi a diverse funzioni. Si tratta di un progetto innovativo sviluppato dal Politecnico di Milano e mostrato da Confartigianato Imprese Verona all’interno del sistema Proxima.

L’idea è rivoluzionare il modo di costruire le case rendendole flessibili, modulari e facili da modificare. Invece di avere ambienti fissi e immutabili, gli edifici diventano dinamici e adattabili alle esigenze delle persone, con un minore impatto sull’ambiente e processi più simili a quelli industriali.


Il sistema si basa su un’architettura ibrida modulare, composta da due elementi principali:


  • La struttura madre, ossia l’edificio principale, progettato per durare anche 100 anni.
  • I Tecnomoduli plug-in, ovvero moduli intercambiabili che contengono gli impianti e le funzioni principali della casa (come bagno, cucina o postazione di lavoro). Questi hanno una durata più breve, circa 20 anni.

Grazie a dimensioni e collegamenti standardizzati, i Tecnomoduli possono essere facilmente rimossi e sostituiti senza lavori invasivi. Il vecchio modulo può anche essere rigenerato e riutilizzato in un altro edificio.

Questo sistema permette di trasformare gli spazi nel tempo: per esempio, si può sostituire un modulo abitativo con uno per il lavoro da remoto o con una piccola unità sanitaria, adattando così la casa a nuove necessità senza doverla ricostruire.

 

 

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